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Tribunale di Tempio Pausania (2010), Corte di Appello di Cagliari Sez di Sassari (2014), con precede PDF Stampa E-mail
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Inviato da Pietro Diaz   
martedì 04 novembre 2014
Consenso all’acquisto di droga (inacquisibile perché) sotto sequestro (“antidroga”) e reato (“impossibile”) consumato..


“la sentenza condanna T. e C. per aver “acquistato Kg 69 di sostanza stupefacente del tipo hashish da ……(quantitativo già sequestrato a SS)”, perché

“ il reato di acquisto si consuma con la formazione del consenso sulla qualità e quantità della sostanza e sul prezzo della stessa, senza che siano necessari né la materiale consegna dello stupefacente” ();

1. Per ciò implicando reato immateriale, incorporale, il reato di “accordo”, in un ambito, della tipicità penale, basata esclusivamente, su materie, corpi, che abbiano sostanza, stupefacente o psicotropa, che possano essere e siano oggetto materiale (e giuridico) di azioni inattuabili senz’esso, inscindibili da esso;

tanto che è inconcepito (giuridicamente) il tentativo d’esse, poiché gli eventi finali (del ciclo della droga) sono preceduti (espressi nella diposizione incriminatrice medesima) da eventi intermedi come da eventi iniziali, da eventi;

da una serie di eventi prodromici, corrispondenti, anch’essi, a fattispecie consumate, anziché tentate, a reati “a consumazione anticipata”, dalle più varie forme (per la copertura totale dell’oggetto giuridico, per l’attacco “a tappeto” alla sua offesa);

dalle forme di fattispecie “equivalenti” (perché tutte, nello stesso grado, consumative del reato e punite), nell’art. 73 Tust;

“ norma, a più fattispecie”, di rara tassativita, prodotta da tecnica rigorosamente casistica, vietante interpretazione estensiva, tanto più interpretazione analogica, norma dove ogni fattispecie, modellante una azione sulla sostanza, basta a sé stessa, e basta ad ogni forma di offesa (cui corrisponde generosamente: con pene del tentato pari a quelle del consumato, e, per quanto detto “delitto di attentato”, punito al pari di quelli “contro la personalità dello Stato”, poco meno che con ergastolo…);

orbene in questo ambito, ove, si diceva, è inconcepito il tentativo perché tutte le fattispecie sono a consumazione anticipata (sono inconcepiti tanti altri “istituti”…), la “giurisprudenza” in epigrafe ha ritenuto di potere antecipare la consumazione di reati a consumazione anticipata, di escogitare un reato di accordo (avente ad oggetto qualsiasi delle condotte espresse e tipizzate), benché esso non costituirebbe reato nel caso di avvio di esecuzione in forma plurisoggettiva di una “fattispecie monosoggettiva” (art. 115 cp), benché esso costituirebbe reato solo in quanto espressamente previsto (in deroga a detta disposizione: vd art. 304 cp);

perfino, “in fatto” (come nel caso di specie), nulla ( in conversazioni intercettate) esprima “elementi probatori (di) consenso traslativo”, enunci accordi su quali-quantità, prezzo della sostanza, questa stessa;


2. peraltro se il fatto avrebbe avuto ad oggetto droga sequestrata, al momento del suo avverarsi, droga del tutto “intrafficante”, come sarebbe mancato assolutamente il suo oggetto (materiale e giuridico), così sarebbe mancata assolutamente la idoneità della sua azione; con effetto di sua impunibilità ex art. 49.2 cp.

P. Diaz

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